Abiti da gran soirée percorrono la scalinata barocca di
Villa Bardini, circondate da fiori e da due ali di modelli/chaperon pronti a
tendere la mano per sorreggerle durante la discesa.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno voluto dare un valore
storico, artistico e culturale enorme dopo il lungo periodo di lockdown.
Sfogliando le immagini si può cogliere tutta l'essenza di Firenze e delle sue migliori maestranze artigiane, luogo di straordinaria manifattura.
Così per esempio la scelta dei tessuti, di materiali come paglia o
raffia, e delle lavorazioni artigianali eseguite interamente a mano, come la
foglia d'oro, sono racchiuse ed esaltate in ogni singolo abito
Dolce&Gabbana che ha sfilato all'interno dei magnifici giardini di Villa
Bardini.
Le creazioni d'alta moda portate in scena da
Dolce&Gabbana sono quelle delle grandi occasioni, sono il sogno che si fa
realtà per una ristrettissima cerchia di clienti, ma a prescindere dalla loro
esclusività e inaccessibilità e l'incredibile lavoro ad assumere un valore
straordinario per la moda tutta Italiana.
Il patrimonio artistico e architettonico rinascimentale e il paesaggio toscano hanno ispirato la moda dei due stilisti, che hanno voluti riprodurli sui loro abiti, sulle gonna ampie o sulle sofisticate cappe lavorate a patchwork.
La tecnica del mosaico fiorentino è stata la base da cui
sono partite le sarte dell'atelier per riprodurre la tridimensionalità della
cupola del Duomo e l’effetto bugnato della facciata di Palazzo Vecchio,
accostando tessuti diversi come broccato, pelle, pitone, seta e pizzo.
Lasciano senza fiato i ricami di cristalli, perle e cannette, spesso fatto interamente a mano tanto sugli abiti dall'effetto collage. Creazioni floreali in cui le rose, gli iris, i glicini e le dalie sbocciano come fossero appena raccolti nel giardino Bordini.
Ogni abito rappresenta una storia unica e straordinaria, e vuole trasmettere un messaggio di rinascita per la moda italiana.
Nessun commento:
Posta un commento