Gli scatti del fotografo Nobuyoshi Araki sono protagonisti
della Fondazione Bisazza, nei pressi di Vicenza. L'universo del maestro
giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali qui diventate quasi
sensuali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo, ritratti nella loro
massima esplosione di luminosità.
Fondato da Renato Bisazza Il marchio nasce nel 1956 a Alte, Vicenza e con il suo spirito
imprenditoriale dinamico, le sue maestrie di tecnologie moderne e la capacità
di anticipare le esigenze del mercato l’azienda diventa leader nel mercato
delle ceramiche.
Il progetto della Fondazione invece è un’organizzazione
privata non profit, aperta al pubblico e nasce dall'attenzione e sensibilità̀
verso la cultura del design e dell'architettura che da sempre animano il
marchio italiano.
L’artista Nobuyoshi Araki spiega molto bene il design complesso
di un mosaico:
una tessera è come un punto, immaginiamo un punto un po’ più
grande. Combinando vari punti si ottiene una linea, e via via una superficie.
Piano piano prende forma il “cosmo” della persona che combina le tessere.
Settanta fotografie inducono l'osservatore ad una profonda
riflessione sull'universo femminile, sull'eros e sulla morte, facendogli
rivivere anche tutti quegli stati d'animo ad essi correlati.
Le immagini che si possono ammirare nei affascinanti spazi della Fondazione Bisazza appartengono a diverse serie dell’artista nipponico.
Ci sono anche quelle sul Kinbaku, l’arte giapponese del
bondage: donne legate, appese, imbavagliate consapevolmente, in un gioco
sottile di dolore e piacere, bene e male, fragilità e forza.
Vale la pena una passeggiata a Vicenza e visitare questa
mostra di fotografie insolite.
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