Nana Oforiatta-Ayim, una donna africana, scrittrice, storica
dell’arte e regista, ha sviluppato un progetto meraviglioso è ambizioso: raccogliere online le
forme artistiche dei secoli passati e quelle contemporanee di ogni Paese del
continente.
Un’enciclopedia sulla cultura e l’arte africana - peccato
solo che se ne siano contati 54 escludendo il Sahara Occidentale e il
Somaliland, solo parzialmente riconosciuti e che da tempo cercano
l’indipendenza rispettivamente dal Marocco e dalla Somalia...
Un contenitore di arte ed artisti, che contiene ogni forma
d’arte diviso in sezioni; dunque si tratta di arte visiva, architettura,
letteratura, musica, teatro, cinema, fashion, design.
Uno spazio è anche riservato alle scienze sociali:
sociologia, psicologia, antropologia e infine anche politica.
Del resto il Ghana è da tempo un grande incubatore ed
espressione di arte ed artisti, e quelli di strada sono i più ricchi,
originali, potenti. Lo dimostra il Festival annuale che si tiene ogni anno
nella capitale – nell’area storica di James Town – Chale Wote.
Proprio qui, nell'edizione 2016, l’autrice ghanese ha creato
un chiosco itinerante che mirava a far prendere contatto con la propria realtà
culturale.
Per portare avanti questo compito si richiede la
partecipazione di un gran numero di artisti e utenti del web per inserire voci,
artisti, storie, testi, video, immagini.
Già ora il progetto rende l’idea della proporzione di un
immenso lavoro - una piattaforma libera che diventerà man mano un archivio
sempre più ricco ed elaborato, destinato a lasciare traccia nella storia del
continente, ma soprattutto a risvegliare coscienze e conoscenze su un
territorio, spesso trascurato.
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