12 maggio 2019

Design - La flower designer Ruby Barber definisce il suo laboratorio una piattaforma di sperimentazione !




Australiana d’origine e berlinese d’adozione la flower designer Ruby Barber definisce il suo laboratorio una piattaforma di sperimentazione con cui Barber intende trasformare in realtà la sua versione del giardino segreto.




Il suo studio prende il nome da Mary Lennox, l’eroina del romanzo per bambini The Secret Garden dello scrittore Frances Hodgson Burnett.
"Un luogo non curato e selvaggio, dove sentirsi ispirati e ringiovaniti dalla bellezza della natura", come lo descrive la designer.



Pur trovandosi in balia dell'industria olandese dei fiori - che regola l’intero mercato floreale europeo - Barber abbraccia il movimento Slow Grow della sua nativa Australia. Una tendenza che comincia a prendere piede e che incoraggia l’utilizzo di piante e fiori di provenienza locale e spesso si cerca di inserire del verde spontaneo.


L'approccio floreale dello studio è caratterizzato dall'uso dell'imperfezione come qualità necessaria e fondamentale.

La giovane artista vanta una serie di collaborazioni importanti come Gucci, Zara Home, Villeroy e Boch, Lufthansa e nell’ambiente del design c’è estasi per i suoi arrangiamenti nuvolosi!


Ruby appende giganteschi bouquet al soffitto, realizzati con piante neglette, quelle onnipresenti eppure invisibili, solitamente scartate, perché infestanti o ignorati dai colleghi del settore : ecco solo alcune come erba pampas, carota selvatica, amaranto caduco, alberi della nebbia.
In questo modo lo studio approccia in modo nuovo il ruolo delle piante e dei fiori nel design e sviluppa la capacità di creare combinazioni sorprendenti di elementi naturali e artificiali.


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