Con quella linea sinuosa, le vetrate su cui si specchiano le foreste circostanti e i pannelli d’alluminio che s’intonano al cielo grigio, viene definita dal progettista “una scultura abitabile”. “The Twist” è la prima opera di Bjarke Ingels in Norvegia ed è la nuova struttura del Kistefos Museum, imponente e leggiadra insieme.
Con una superfice di oltre 1000 metri quadrati sospeso sulle acque della Randselva il museo ha questa peculiarità di una torsione di 90 gradi. La geometria a doppia curva è composta da pannelli di alluminio larghi 40 cm disposti come una pila di libri, spostati leggermente in un movimento a ventaglio. Una parete di vetro a tutta altezza garantisce l’illuminazione, si gode di una vista panoramica del fiume, mentre curva verso l’alto per formare un lucernario.
Ovunque si volga lo sguardo, si ha la sensazione di essere immersi nel paesaggio - grandi vetrate affacciano sulle sterminate foreste circostanti e fanno sì che la natura stessa diventi un’opera d’arte.
Il nuovo museo, accessibile dai versanti Nord e Sud, ospiterà varie mostre di artisti di fama mondiale e fungerà da naturale estensione del parco delle sculture che vanta opere site-specific di Tony Cragg, Anish Kapoor, Marc Quinn, Jeppe Hein e Philip King.
The Twist, inoltre, seguita, nell’arco di poche settimane, da un altro progetto in Scandinavia: Copenhills, a Copenhagen, è infatti l’inusuale torre, con pista da sci sulla parete inclinata, che sorge sull’inceneritore cittadino.
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