Un esemplare progetto dell’arte topiaria, Les Jardins
d’Étretat si affacciano sulle spettacolari scogliere in alabastro della
Normandia, le famose Falesie di Étretat, amate e dipinte da Claude Monet.
Il paesaggista Alexandre Grivko, con il suo studio di architettura Il Nature (con sedi a Londra, Parigi e Mosca) ha fatto un ottimo lavoro. Di fatto, i Giardini d’Étretat uniscono natura, arte e interventi di landscape design.
Recuperato un’area verde in abbandono - oggi ospita oltre 15mila specie di piante e circa 100mila arbusti di ‘ars topiaria’ modellano forme vegetali ispirate al luogo, come le onde del Canale della Manica, le spirali del mare, gli archi delle falesie..
Ispirato alla scuola belga dei noti paesaggisti Jacques Wirtz e Daniel Ost, dedicato all'amore per la botanica e ai cinque sensi, il giardino è oggi giunto a pieno compimento.
Affinché la topiaria, un arte che nasce all’epoca dell’Antica Roma, sia bella tutto l’anno è fondamentale scegliere la giusta pianta, dal fogliame denso e persistente, rustica e forte per tollerare bene le tante potature, come il bosso (Buxus), l’agrifoglio (Ilex), l’alloro (Laurus), il ginepro (Juniperus), il ligustro (Ligustrum), il tasso (Taxus), l’edera (Hedera).
La scenografia naturale è costellata da opere contemporanee, tra cui le sculture di Cirylle Andrè e altre di Nazar Bily.
Drops of rain, espressivi volti in dimensione notevole,
lavorate in resina e alluminio dell’artista Samuel Salcedo emergono dai cespugli
di bosso potati come ostriche.
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