Un murales come segno di rinascita. Quella del quartiere Ortica di Milano è un progetto di valorizzazione che mira a trasformarlo da periferia urbana a borgo a vocazione artistica.
Inaugurato il 10 ottobre il murale Madonnina è sempre opera degli artisti del collettivo internazionale Orticanoodles guidati da Walter Coltipelli.
Un museo permanente a cielo aperto, dove i muri raccontano
storie: l’idea è partita nel 2015, nel 70° anniversario della liberazione, con
il primo murale Le parole della Libertà, realizzato sul cavalcavia Buccari.
Oggi sede del centro logistico del brand, la zona nella periferia est della città è stata di recente oggetto di una vera e propria riqualificazione a opera di Or.Me, che con il progetto di valorizzazione Ortica Memoria punta a trasformare l’area, un tempo parte del comune di Lambrate, da periferia urbana a borgo a vocazione artistica.
Orticanoodles è lo pseudonimo di due street artisti
italiani, Wally e Alita.
Wally è nato a Carrara, dove ha frequentato la Scuola d’Arte
e nel 1996 si è trasferito a Milano per frequentare il corso di Advertising Art
Direction presso lo IED – Istituto Europeo di Design.
A Milano ha incontrato Alita e insieme hanno cominciato a
realizzare disegni e manifesti realizzati a mano affinando contemporaneamente
la tecnica dello stencil con la quale tuttora sono famosi nel mondo della
street art.
Pian piano la loro attività si è trasformata in campagna di
guerriglia urbana - gli Orticanoodles hanno preso forma in un laboratorio
situato nel quartiere Ortica di Milano, di seguito il duo ha fatto così la sua
comparsa nelle strade delle principali città europee, prima con operazioni di
stickering e incollando manifesti, poi con creazioni basate su un codice pop
incentrato sull’uso della tecnica dello stencil.
Le opere più recenti sono basate sul nuovo concept dello stencil on stencil, dove i ritratti di leader famosi, personaggi iconici o artisti si sovrappongono alle parole per creare un rapporto continuo tra il soggetto e il messaggio.
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