07 giugno 2015

Design - Warka Water, l'idea di un team italiano - la torre che produce acqua dall'aria !

Il progetto del viterbese Arturo Vittori - una speciale rete per catturare l'umidità dell'atmosfera e trasformarla in acqua potabile è stato presentato per la prima volta alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2012. Il nome Warka deriva dalla lingua etiope e indica un grande albero di fico che nella tradizione è simbolo di fecondità e generosità.



Dopo le prime fasi di test a Bomarzo, nel Lazio, e una raccolta fondi online, la prima Warka Water è stata ora installata in un villaggio in Etiopia per fornire acqua ai suoi abitanti.


 In molte regioni del mondo l’accesso ad acqua potabile è un problema enorme, con ripercussioni sia sociali che economiche e spesso la creazione di pozzi per raggiungere le falde nel sottosuolo si rivela quasi impossibile. Le donne, invece di passare a volte anche sei ora al giorno lontano da casa per procurarsi acqua, potrebbero dedicarsi ai bambini, cosi migliorerebbe la loro salute, riducendo anche il tasso do abbandono della scuola.


Per cercare di risolvere questo problema, Vittori e i suoi collaboratori hanno messo a punto il progetto delle ‘torri’ alte 10 metri, formate da una struttura di bambu’, una rete plastica per far condensare l’acqua presente nell’aria e un collettore per raccogliere l’acqua (fino a 100 litri al giorno) e eliminarne le impurità.



La realizzazione ha un costo inferiore a 1000 euro e in solo 4 giorno sei persone sono in grado di installare il Warka Water; si è cercato di integrare anche le tecniche e gli strumenti locali di costruzione in modo di poter creare una “comunita” di costruttori che in futuro possano costruire nuove torri e curarne la manutenzione.

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