08 gennaio 2019

Design - Nei Dolomiti le piste diventano gallerie d'arte a cielo aperto !


RespirArt è uno dei parchi d’arte più alti – il percorso ad anello di circa tre chilometri su cui sono disposte le installazioni si snoda tra i 200o e i 2.200 m di quota a Pampeago, in Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino.  




























Il progetto RespirArt è nato dalla collaborazione della curatrice Beatrice Calamari e dell’artista Marco Nones con le installazioni in continuità e dialogo con la natura : composte da materiali naturali, lasciate all'azione degli agenti atmosferici, che non le rovinano ma, anzi, le completano. 
Si tratta di un’arte viva, con il tempo si sono aggiunte altre opere di diversi artisti; il tutto si trasforma con il passare delle stagioni, particolarmente affascinante ora con le piste innevate che diventano gallerie a cielo aperto, ecco Acutis di Cosimo Allera - il cerchio radioso di acciaio corten poco prima della baita Caserina.


Il Teatro del Latemar creato da Marco Nones riproduce i profili rocciosi del massiccio dolomitico del Latemar ed è un vero e proprio teatro che in estate ospita anche spettacoli - il pubblico si accomoda su cubi, fra cespugli di mirtilli e rododendri, di larice per assistere a concerti o spettacoli teatrali.






Federico Seppi invece, di fronte al Rifugio Monte Agnello di Pampeago ha installato la sua opera Simulacrum, realizzata nel 2017 per RespirArt. 
L’installazione è nata dall'intuizione di voler fermare la caduta di una goccia d’acqua sui rami di un albero, osservata al rallentatore.


Le gocce sono riproposte grandi e di rame, incastonate in fasci di rami di nocciolo; l’artista ha fermato un movimento naturale, catartico, che sfugge alla nostra comune percezione.
I rami accolgono e racchiudono, ingigantita ai nostri occhi, l’energia spesso invisibile delle piccole cose che ci circondano.





Di seguito altre installazione..














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