23 marzo 2017

Architettura - La " nave di cristallo " di Herzog & de Meuron è poggiata su un ex magazzino di mattoni rossi !

Uno scintillante mosaico di ben 1100 pannelli in vetro – questo è il primo impatto del nuovo edificio “ Elbphilharmonie” nel cuore della città di Amburgo, nel vecchio quartiere di magazzini industriali in mattoni color ruggine.

Qui il celebre duo di architetti Herzog & de Meuron ha riplasmato quello che fino agli anni Novanta era il più grande deposito di cacao, tabacco e tè della ricca città-Stato e dei suoi circa due milioni di abitanti.



Una struttura affascinante multifunzionale che sorprende per il raffinato gioco terra-aria, i continui contrasti tra materiali, forme e colori di questa enorme nave incagliata sull'Elba. 
La facciata di mattoni della base è rimasta quasi invariata -  Herzog & de Meuron si sono limitati a ritagliare una sequenza di 18 finestre rettangolari, visto che all'interno ci sono gli uffici amministrativi della Philharmonie.


La superfice diventa una enorme terrazza la Fuga, da quale parte la “tenda”, un mosaico di ben 1100 pannelli in vetro, alcuni a specchio, altri concavi. Sono un prodotto della Sunglass di Padova, rinforzati da una pellicola protettiva invisibile di basalto nero sulla superficie, alte tre metri l’una, larghe in media cinque.


L’intero pavimento è rivestito da mattoni in diverse tonalità di ruggine; alle pareti lunghi, ricurvi specchi neri e il soffitto s presenta con una pioggia di lampadine tonde, le stesse che illuminano anche le tre Sale da concerto; l’edificio ospita anche un hotel e quarantacinque appartamenti privati.
Un lunghissimo balcone  costeggia l’intero piano e la piazza al centro della Filarmonica diventa il fulcro dello spazio, da dove si accede all'hotel, al bar-ristorante e alla grande Fuga.



L’ispirazione dell’Elbphilharmonie deriva dal teatro di Delfi, ricorda la verticalità di uno stadio e la forma di una tenda.
Amburgo si conferma una grande città portuale e allo stesso tempo una roccaforte della creatività, si sono edifici di Rem Koolhaas, alcuni spazi pubblici sono stati progettati dall’architetto italiano Benedetta Tagliabue.









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