Christian
Tortu, il flower designer, che nei anni 80 ha rivoluzionato il modo di assemblare i fior e le bacche...
Da vent’anni decora gli show di Chanel, Dior, Valentino,
cura il debutto vegetale delle boutique Armani Fiori, abbellisce le vetrine
delle Gallerie Lafayette e allestisce le scenografie del Festival del cinema di
Cannes.
Nel
1984 apre un piccolo atelier in place de l’Odéon, e i suoi bouquet inattesi,
senza precedenti, si fanno subito notare. Gelsomini selvaggi, papaveri,
mandorle verdi, chicchi di cereali, bacche, muschi, foglie… nature, senza
nastri, plastica, fildiferro. Lui, che non aveva intensione di trasferirsi in
città, ha intuito che poteva portare qualcosa alle persone, che mancava nella
loro vita.
Ora il
grande maestro si dedica anche alla FlowerSchool di New York, dove insegna i
trucchi del mestiere a emozionate signore americane e ha creato anche una linea
di merchandising – incensi, saponi, candele e acqua di colonia, per rendere le
giornate più belle.
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