29 marzo 2016

Architettura - Materiale edilizio frantumato diventa parte integrale di un edificio contemporaneo !

Inglobato nella periferia di Sesto San Giovanni a pochi chilometri da Milano e collocato ai margini di un borgo di antica formazione rurale, sorge un edificio con la stessa dimensione e forma ed anche lo stesso materiale, ricomposto all'esterno.

Il materiale( mattoni e alcuni pavimenti ) frantumato e contenuto in uno spessore di pochi centimetri, è trattenuto da una rete metallica in corten ed uniformemente distribuito in copertura e pareti, costituisce quindi una sorta di “eredità” estetica e costruttiva.

Il volume comprende sei unità in linea distribuite su tre livelli, con una forma compatta, pressoché monomaterico, suddiviso in simmetriche campiture in rame aggraffato nelle quali sono ricavate tutte le aperture degli alloggi.



L’eredità dei materiali riciclati è ora parte integrante di un involucro orientato all'abbattimento dei consumi energetici, attraverso materiali performanti, intercapedine aerata e soprattutto la formazione di una “massa” che rallenti quanto più possibile il riscaldamento degli ambienti interni nella stagione estiva e che  trattiene il calore in quella invernale.



Non ci sono emissione di combustione, visto che l’edificio è privo di canne fumarie pompe di calore producono riscaldamento da pannelli radiali a pavimento che funzionano anche per  raffreddare l’ambiente.




Il progetto è  dei architetti Gino Guarnieri e Roberto Mascazzini - un grande esempio come si può ricuperare e riutilizzare del materiale edilizio !


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