La mostra vuole portare all'attenzione il potere trasformativo dell’innovazione estetica sui canoni di bellezza dei nostri giorni.
Organizzata in un percorso che si snoda su due piani, la mostra è divisa in 7 sezioni:
stravagante, intricato, etereo, trasgressivo, emergente, elementare e trasformativo.
Il format coinvolge tutte le varianti della creatività, arrivando fino alla biologia.
Tra i maestri della stravaganza c’è Giambattista Valli, con i suoi abiti soffici come nuvole, insieme all’hair artist Guido Palau, capace di realizzare pettinature ai limiti del possibile.
La stilista Mary Katrantzou, nota per la sua ricerca sulle texture tratta l'argomento "intricato", mentre lo Studio Job è presente con i suoi oggetti ironici.
L'argomento dell’“etereo” viene affrontato dall’esperta di profumi Sissel Tolaas formulando una fragranza ad hoc dedicata a Central Park, mentre tra i “trasgressivi” troviamo Ana Rajcevic, che sorprende con i suoi copricapi zoomorfi, creazioni che ricordano mil lato animale dell'uomo.
L’analisi del rapporto tra evoluzione umana e trasformazione dei parametri estetici si fa sempre più evidente nei progetti di Alexandra Daisy Ginsberg e Neri Oxman, entrambe inserite nella sezione “emergente”: la prima immagina delle creature geneticamente modificate che ripuliscono l’aria dalle tossine; la seconda, usa stampanti 3-D per creare oggetti indossabili che ospitano microorganismi.
L'islandese Brynjar Sigurðarson usa materiali e tecniche della pesca tradizionale trasformandoli in tavolini e sculture d’arredo.
Trait d’union di quest’eterogenea esposizione è il design, inteso nella sua accezione più ampia includendo le diverse forme d'arte !
Nessun commento:
Posta un commento