Un
romanzo della scrittrice giapponese Natsuo Kirino, pubblicato nel 1997: Le
quattro casalinghe di Tokyo, noir tutto al femminile, mixava tragedia
sentimentale, paesaggio urbano, indagine sociale e gusto per il crimine.
Da qui
prende spunto la giovane fotografa Alice Schillaci, che
decide di misurarsi anche con l’esperienza del design, tuffandosi in una
piccola attività imprenditoriale. A pieno contatto con il frenetico spirito
dei nostri tempi, l’artista ha dato vita a qualcosa che possa spingere le
persone a fermarsi, abbastanza per poter assaporare attraverso i sensi la
propria giornata.
Nasce
così nel 2014 “ Casalinghe di Tokyo” come progetto per la produzione di
oggetti d’uso quotidiano, impreziositi da interventi creativi,
assolutamente unici, ma allo stesso tempo economici.
La
produzione è affidata ad esperti artigiani che lavorano la ceramica a Nove, nel
vicentino, centro artigiano di livello mondiale – quindi tutta la serie è
assolutamente Made in Italy. Due artisti italiani contemporanei, Lucio
Bolognesi e Martina Merlini hanno collaborato per curare la parte artistica dei
piatti.
L’intensione
era di creare una collezione profondamente dinamica per una clientela esigente
e creativa - gli accostamenti fra i
piatti sono pensati per essere riproposti in modi sempre diversi, assecondando
il proprio mood del momento.
Nessun commento:
Posta un commento