Per raccontare la meraviglia e la straordinaria fragilità
della vita sulla Terra, Mark Dion ha attraversato discariche e foreste
pluviali, imprimendo in sculture, disegni e installazioni tutto il mistero
degli ambienti esplorati - questo viaggio dell’artista concettuale americano ora
si può visitare alla Whitechapel Gallery di Londra.
L’enorme melo all'interno di una voliera con libri che
spuntano alle radici, s’appoggiano sui rami o vi pendono è decisamente l’attrazione
della mostra.
Ventidue uccellini “diamanti mandarini “ svolazzano tra e là tra
i rami, dove è permesso ai visitatori di entrare.
Esploratore,
scienziato, curatore museale, archeologo, Dion si avvicina all'arte mentre
segue un’inchiesta scientifica, presenta i disegni e le sculture che attingono
dalle indagini e dai racconti di storia naturale, sollevando questioni
riguardanti l’ambiente e la natura.
Tra manufatti, reperti storici, fotografie, l’artista pone
il visitatore di fronte a interessanti tematiche del nostro tempo.
Tra gli ambienti ricreati troviamo lo studio di un
ricercatore che invita il pubblico a fare e disfare disegni e modelli
complessi; mentre l'opera Bureau for the Centre of the Study for Surrealism and
its Legacy mostra la strana magia delle cose obsolete.
Ogni ambiente dell'esibizione è ricreato sin nei minimi
dettagli ed è anche un habitat, che evoca i personaggi che osservano,
conservano o sfruttano il mondo naturale.
Da non perdere!
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