Oggi
voglio raccontare la storia di un uomo geniale - Arthur Liberty, figlio
di un commerciante di stoffe, che nel 1875 decide di mettersi in proprio e di aprire
un piccolo negozio in Regent Street, in una delle vie più rinomate di Londra.
Il
negozio si chiamava ” East India House”, dal tipo di merce che trattava, in
particolare sete colorate, ornamenti e oggetti d’arte provenienti dall'India e
dal Medio Oriente.
Illuminato
anche dalla corrente artistica in voga in quegli anni di William Morris e del suo Arts and
Craft Movement, Liberty ebbe un’ idea geniale:
convincendo alcuni
industriali lungimiranti ha organizzato una miniproduzione seriale di tessuto,
prodotta tradizionalmente a mano, convinto che la meccanizzazione dell’industria
possa essere un sistema utile anche per l’ arte e il bello.
L’idea si dimostrerà vincente e rivoluzionaria per quei tempi; ricordiamo che il
design stava appena nascendo proprio con l’ Arts and Craft e che grande merito
al suo sviluppo si deve proprio alla commercializzazione di stoffe,
tappezzerie, tessuti, abbigliamento, arredamenti per la casa, accessori
attraverso quelli che sarebbero divenuti i Grandi Magazzini Liberty.
Il
palazzo in stile Tudor al n° 218 di Regent Street che
vediamo oggi fu costruito nel 1904 in ampliamento di quello già esistente, su 4
livelli si estendono gallerie dalle pareti in legno, decorate con i motivi
floreali dell’epoca e i disegni a piuma, simbolo del Liberty. Tutto l’ambiente viene
inondato da luce naturale che arriva dalle finestre in alto, ogni piano e
dedicato ad un tipo di prodotto.
I primi due piani sono dedicati ai stilisti più stravaganti…poi ci sono alcuni nomi ancora sconosciuti, si cerca di dare loro la possibilità di esporre – a volte solo pochi pezzi.
Chiunque
si occupa di moda e design passa qui ai magazzini Liberty per scovare qualche
novità, trovare ispirazione o acquistare un prodotto assolutamente fuori dal
comune.
un
imprenditore illuminato, un uomo comune, che ha creduto al suo sogno fino a
renderlo realtà.
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