Per lo
stilista giapponese Issey Miyake la moda viene concepita come rapporto
tra corpo e tessuto, in un’arte dei materiali che elogiano le geometrie e
l’ossessione della piega.
Ora fino
al 13 giugno 2016 è in mostra “The Work of Miyake Issey” presso il
National Art Center di Tokyo e rende omaggio ai 45 anni di
lavoro del genio creativo giapponese.
Il percorso espositivo racconta, in tre
sezioni, l’opera omnia dello stilista, a partire dalle prime sperimentazioni
degli anni Settanta fino al presente.
Il Miyake Design
Studio
fondato nel 1970 è sempre proiettata verso il futuro, è frutto di
collaborazioni e contaminazioni tra varie figure professionali, tra grafici,
sarti e ingegneri, per lo stilista la moda è una combinazione di tecniche tradizionali
e nuove tecnologie per il processo di produzione dei capi d’abbigliamento.
La mostra, con visual design di Taku
Satoh e allestimenti di Tokuji Yoshioka, è suddivisa in tre macro-sezioni che
seguono cronologicamente l’evoluzione delle creazioni dalle origini del brand
ad oggi. Nei vari ambienti i manichini sono animati dalle forme degli abiti e
interagiscono con tessuti e materiali.
Che
sia carta, rafia, silicone, poliestere, plastica, resina: qualsiasi materiale
può essere utilizzato - la raccolta di opere mostra sia l’idea di moda
dell’artista che la complessità dei processi di realizzazione di ogni singolo
capo.
La visione creativa di Miyake è assolutamente fuori da ogni canone e il coraggio dell’artista è subito riconoscibile nella lettera inviata alla World Design Conference del 1960, per la prima volta tenutasi in Giappone, nella quale Miyake espresse il suo dissenso per l’esclusione della moda dalle discipline del design.
Nessun commento:
Posta un commento