Uno dei oggetti cult dei nostri tempi, l’orologio Swatch festeggia i suoi
30 anni alla Biennale di Venezia.
Ieri
infatti, alla Compagnia della Vela si è tenuto lo Swatch Faces Party, esclusivo
evento, tra i più attesi di questi giorni d'apertura della Biennale d'Arte Contemporanea;
una serata speciale con tanti ospiti vip, Dj londinese e maschere a forma di
orologi per tutti gli invitati.
Sin
dagli anni 80 in uno spazio creativo nel cuore di Milano, l’azienda ha
coinvolto 70 designer diversi per creare questi orologi. L’idea era perfetta: materiali
poveri - plastica, forme originali con un design artistico, quindi un lusso
accessibile. Cosi nel 1983 Swatch ha iniziato il suo cammino a fianco dell’arte
contemporanea, affidando la prima realizzazione del Swatch Art Special a Kiki
Picasso, eclettico e geniale artista visionario.
Nella
città di Shangai Swatch ha aperto da poco L’Art Peace Hotel, una residenza dedicata agli
artisti emergenti, dove possono soggiornare e lavorare, dopo un’accurata selezione,
anche fino a sei mesi.
A Venezia, Swatch ha allestita un’installazione con
le opere degli “artisti allievi” della residenza di Shangai : designer, illustratori, scultori
, ma anche musicisti e danzatori, tutti artisti che amano gli oggetti per il
messaggio che trasmettono.
Con l’occasione il brand lancia due sorprendenti
collaborazioni artistiche. La prima con il fotografo di moda Rankin,
che ha sviluppato una serie di texture con iridi cangianti, la seconda
è con Hiroyuki Matsuura, grafic designer e artista giapponese, che
invece anima le sue creazioni con personaggi coloratissimi.
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