13 giugno 2013

Design - Swatch, un oggetto cult dei nostri tempi


Uno dei oggetti cult dei nostri tempi,  l’orologio Swatch festeggia i suoi 30 anni alla Biennale di Venezia.

 
Ieri infatti, alla Compagnia della Vela si è tenuto lo Swatch Faces Party, esclusivo evento, tra i più attesi di questi giorni d'apertura della Biennale d'Arte Contemporanea; una serata speciale con tanti ospiti vip, Dj londinese e maschere a forma di orologi  per tutti gli invitati.

Sin dagli anni 80 in uno spazio creativo nel cuore di Milano, l’azienda ha coinvolto 70 designer diversi per creare questi orologi. L’idea era perfetta: materiali poveri - plastica, forme originali con un design artistico, quindi un lusso accessibile. Cosi nel 1983 Swatch ha iniziato il suo cammino a fianco dell’arte contemporanea, affidando la prima realizzazione del Swatch Art Special a Kiki Picasso, eclettico e geniale artista visionario.  

 
Nella città di Shangai Swatch ha aperto  da poco  L’Art  Peace  Hotel, una residenza dedicata agli artisti emergenti, dove possono soggiornare e lavorare, dopo un’accurata selezione, anche fino a sei mesi.

A Venezia, Swatch ha allestita un’installazione con le opere degli “artisti allievi” della residenza  di Shangai : designer, illustratori, scultori , ma anche musicisti e danzatori, tutti artisti che amano gli oggetti per il messaggio che trasmettono.

Con l’occasione il brand lancia due sorprendenti collaborazioni artistiche. La prima con il fotografo di moda Rankin, che ha sviluppato una serie di texture con iridi cangianti, la seconda è con Hiroyuki Matsuura, grafic designer e artista giapponese, che invece anima le sue creazioni con personaggi coloratissimi.


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