La casa di moda Moschino ha deciso di puntare sulla Cina,
per fine anno saranno aperti 42 negozi di abbigliamento
in tutto il paese, sette
solamente a Shanghai.
Nel 1983 Franco
Moschino, l’enfant terrible della moda Italiana, debuttò con le sue creazioni in stile ironico e surreale: La
stampa della mucca sul abito lungo, il cappello con la gallina, il bolero con
le campanelline.
Ora, che Moschino non c'è più, la sua più stretta
collaboratrice, Rossella Jardini continua
il lavoro.
Per i 30 anni del marchio si è festeggiati
in grande stile con 600 invitati a Shangai , presentando una piccola
collezione per la prossima estate, con delle stampe e alcuni capi ad
hoc per il pubblico cinese. Sfilano delle ragazze con abiti, short e gonne cortissime,
pantaloni sottili e scolature contenute
; la clientela cinese ( molto ricca) è giovanissima e ha delle richieste
precise. In passarella si possono inoltre
ammirare delle stampe fantastici a fiori
- appositamente sviluppati per questo mercato, deliziosi caban profilati di grandi
perle.
La nuova generazione dei uomini cinesi si rivela
molto coraggiosa , acquistano sempre i capi cosi come vengono proposte in passarella,
per quanto eccentrici, per stampe e color e con proporzioni fashion, come
il pantalone super slim e la giacca molto corta. L’ultima uscita con un gran finale - l’uomo in boxer e t-shirt “ Moschino
love Cina “
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