Dopo
tre anni di ristrutturazione, a Napoli l’antico chiostro del complesso di Santa
Caterina a Formiello torna alla vita, al
termine di un restauro partito nel 2012, che ne ha recuperato l’integrità
architettonica e immaginato un destino diverso.
Il
progetto architettonico e i lavori di ristrutturazione, promossi dalla
Fondazione “Made in Cloister” e realizzati dallo studio Keller Architettura in
accordo con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, sono stati totalmente
finanziati attraverso fondi privati, il crowdfunding e senza alcun
finanziamento pubblico.
L’apertura
al pubblico rappresenta la vera sfida affinché il chiostro, con la sua
programmazione culturale che vedrà impegnati artisti e designer internazionali,
possa fare da traino verso uno sviluppo che seguirà la vocazione naturale dei
luoghi. Tra i nomi di rilievo segnaliamo per ora Mimmo Paladino, il designer
Chris Rucker, l’artista brasiliana Maria Thereza Alves, e altri si aggiungeranno
presto.
Da qualche mese, la Fondazione ha avviato una mappatura delle botteghe dell’arte a Napoli e provincia e sta lavorando a una scuola di formazione nel chiostro (Cloister Education), dove i giovani potranno imparare gli antichi mestieri.
Nel
complesso c’è anche un art shop, una residenza per gli artisti ospiti e uno
spazio espositivo, che apre con la personale “The Withness of the Body” di
Laurie Anderson, nota musicista e artista multimediale.
Made
in Cloister ha restituito tre mila metri quadrati di uno dei più importanti
esempi di Rinascimento partenopeo ad artisti, designer e artigiani – una rigenerazione
urbana, produttiva e sociale di tutta l’area di Porta Capuana.
Si
tratta di un progetto vastissimo e a lungo termine nel centro storico di Napoli,
che proseguirà con altre idee: opere d’arte o prodotti in serie limitata, com’è
successo per gli arredi del ristorante interno - oggetti di arredo che si pensa di poter portare
al Salone del Mobile di Milano il prossimo anno.
Nessun commento:
Posta un commento