28 febbraio 2016

Architettura - Ad Anversa in una chiesa sconsacrata il cibo raffinato incontra il rock ’n roll !


Ad Anversa, la cappella dell’ex ospedale militare ottocentesco è stata convertita in un ristorante “ The Jane “ dalle aspirazioni elevate, in un percorso progettuale e di restauro, durato tre anni, coordinato dallo studio del designer olandese  Piet Boon.

L’edificio originale conserva la facciata e il soffitto a volta, gli interni sono sofisticati  e le scelte dell’arredo enfatizzano l’architettura esistente.








500 pannelli che raffigurano santi, animali, crocifissioni insieme a soggetti più moderni e rockettari ornano le straordinarie vetrate di forma originale. Il grande lampadario centrale è una vera opera d’arte di 12×9 metri, che pesa oltre 800 kg,  illuminato da 150 lampadine, è stato realizzato dallo studio PSLAB.




I due chef Sergio Herman e Nick Bril,  sotto la volta, al posto dell’abside hanno voluto posizionare il loro laboratorio - la cucina - ben visibile ai 70 ospiti in sala, chiusa da una grande parete trasparente, proprio come un santuario moderno. Questo permette agli ospiti di osservare tutto una serie di attività e il processo di creazione.
Un imponente lampadario a raggiera in metallo brunito, impreziosito da 150 bulbi forgiati a mano illumina tutto lo spazio in modo stravagante - la zona dell’antico coro con organo è diventata l’Upper Bar Room, dotato di un bancone quadrato che può accogliere fino a 30 sedute.


La passione condivisa di Herman, Bril e Boon di lavorare con materiali puri e ricchi in questo interno realizzato con pietra naturale, pelle e legno di quercia, nulla è stato lasciato al caso: dalla scelta degli arredi, ai servizi in porcellana disegnati ad hoc da Piet Boon; dai tessuti dei cuscini alle teche in vetro o legno scuro, fino ai ‘tatuaggi’ al laser dei banchi di lavoro.
Con questo grandioso progetto un luogo di culto si è così trasformato in tempio della cucina e della decorazione !


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